giovedì 21 gennaio 2010

L'inizio della siepe

La siepe, biglietto da visita del giardino...
Non volevo un muro uguale e compatto, ma piante diverse che la colorassero nei vari periodi dell’anno.
Doveva fungere anche da barriera contro la polvere dei trattori e i veleni dei vicini con i noccioleti.

Sul lato est, lungo mt. 20, nel dicembre 2006 sono state messe 38 piante tra Photinia, Corbezzolo, Pyracantha, Berberis e Viburni. I Viburni Opulus e Tinus vennero messi davanti, distanti un paio di metri.




Lungo lo stesso lato, a destra del cancello, sono state messe una ventina di Photinie.
Sul lato sud sono stai messi Alloro, Leccio e Lauro, per una trentina di metri. La recinzione è lunga 50 metri, ma era in parte occupata da una grande catasta di legno ereditata dal precedente proprietario.

Dopo un anno mi resi conto che varie piante erano state messe troppo vicine e, crescendo, cominciavano a darsi fastidio. In effetti quando erano state piantate non avevo fatto attenzione alla distanza, fidandomi di chi le aveva portate.
Nel febbraio 2008 ne spostai diverse: i 3 Viburni Tinus vennero messi davanti al portico d’ingresso, i 3 Viburni Opulus vicino alla rete del lago e 3 Piracanta spostate nella siepe a sud.


Nella recinzione verso il lago non pensavo di mettere la siepe, per non nascondere la vista.

Avevo trovato una Vitalba avvinghiata alla rete e misi i Viburni Opulus e i Berberis Thumbergii distanti un metro.


Sono contenta della scelta, la siepe si fa apprezzare nelle diverse stagioni, alternando colori e sfumature.

Prevalgono le bacche, come quelle della Pyracantha

i frutti del Corbezzolo

e quelli del Berberis

I fiori e le foglie della Photinia danno pennellate di bianco e rosso alla siepe dietro la casa.

La storia della siepe non è finita...
A febbraio dovrò spostare altre piante, sempre della siepe ad est, sperando che dopo 3 anni lo spostamento non sia troppo traumatico.

Nella siepe a sud ci saranno novità, finalmente ho tolto la catasta di legno addossata alla rete e potrò aggiungere rampicanti o arbusti.

Intanto mi godo il colpo d’occhio, quando arrivo e le bacche del Cotoneaster Lacteus mi danno il benvenuto.






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