venerdì 27 maggio 2011

Tra aprile e maggio

Tra aprile e maggio, la primavera alterna giornate tiepide ad altre in cui sembra di stare ancora in inverno. Pioggia e venti impetuosi l'hanno accolta, qui al lago, mettendo alla prova le piante che cominciavano a risvegliarsi.
La Forsitzia è la prima ad annunciare la primavera; nel linguaggio dei fiori vuol dire "bellezza fugace", visto che la sua splendente fioritura dura pochi giorni.



Le mie quattro hanno ormai 6 anni, sono arrivate con le altre piante per la siepe, all'inizio dei lavori in giardino. Ma hanno cambiato di posto varie volte. Dopo due anni tra la siepe, dove rischiavano di venir sommerse dalle più vigorose Photinia, Corbezzolo e Lauro, sono state messe tutte insieme in mezzo al prato; una di quelle strambe idee dello pseudo-giardiniere a cui non ho saputo dir di no. Lì sono rimaste tre anni e poi finalmente mi sono decisa a spostarle; due sono sulla destra del prato, le altre a sinistra vicino al lago. Gli fanno compagnia due Viburrni Opulos, anche loro spostati quest'inverno.


Dal giallo della Forsitzia si passa a quello della Mahonia


con lo sfondo dei Viburni Tinus, pieni di fiori bianchi.


Nella zona ad est, mentre la Camelia Lavinia Maggi continuava a fiorire


spuntavano i fiori della Vinca Maior e Minor



seguiti dall'Iberide e dalla Bergenia



I fiori del Geranium Macrorizzhum spuntano vero la fine di aprile e continuano per tutto maggio.


Sempre nella zona est, quest'anno ho piantato una Pieris


La sua fioritura è stata interrotta brutalmente dal calo delle temperature, a metà aprile.


Novità nelle fioriere: ho spostato i Sempervivum in quella che sta più al sole, insieme al Sedum Compressum.



Sono le uniche piante grasse che qui resistono all'esterno anche in inverno e senza bisogno di tnt.
I fiori gialli del Sedum compaiono in aprile e non durano a lungo.


Nell'altra fioriera, dove ogni anno cambio le annuali, ora è il turno delle Primule.



Terminata la fioritura delle Forsitzie, maggio è stato inaugurato dai fiori bianchi dei Viburni Opulos.




Bianca anche la siepe della Photinia


un ottimo sfondo per le piante in fiore, come il Rododendro Vulcan



I Phlomix hanno iniziato a riempirsi di fiori gialli



e davanti a loro si è risvegliato il Cistus Crispus



Dietro il grande Crispus, si vede il piccolo Cistus Aguillari, piantato l'anno scorso.



Il Ceanothus saluta la fine di maggio


dando una pennellata di blu intenso all'aiuola dove ci sono i Phlomix e i Cistus


e fa da sfondo alle Rose Mutabilis.


Dalla finestra vedo il grande Sambuco, le due Rugose Foxy e le Campanule nei vasi


ed esco a godermi profumi e colori, di questa nuova primavera.
Gli ultimi fiori delle Aquilegia



dell'unico Iris che è fiorito


dei Papaveri, non solo rossi.




giovedì 19 maggio 2011

Rododendro Vulcan


Famiglia: Ericacae

La pianta chiamata "albero delle rose" è fra le più antiche che si conoscono. Comprende più di 500 specie, che si trovano nelle foreste pluviali, dall'Asia fino alle isole del Pacifico, sull'Himalaya, nei monti dell'America del Nord. In Italia vivono sulle Alpi e gli Appennini settentrionali.


Ama i terreni acidi, i luoghi ombrosi e altezze tra i 1.500 e i 2.500 mtslm.
E' un arbusto sempreverde dalal forma tondeggiante, che in genere può arrivare a mt. 1,50.
I primi boccioli compaiono all'inizio di maggio, i fiori si aprono lentamente rivelando la loro forma a calice.




Il mio è un Vulcan, preso nel 2009. Dopo 3 anni, è alto 0,60 e largo 0,50. 
L'ho piantato nella parte est del giardino, dove il sole del mattino è schermato dalle foglie di un noce fino a mezzogiorno. Riceve un paio  d'ore di sole diretto e in poi sta in ombra per il resto della giornata.



lunedì 16 maggio 2011

Marginatocereus marginatus crestato

Famiglia: Cactacee 
Origine: Messico



Appartiene ai Pachycereus, un gruppo di circa 10 Cactus dalla forma colonnare, che possono raggiungere un'altezza massima di 12 metri. 
E' il mio cactus preferito, per le sue forme che lo fanno sembrare una scultura.
L’ho preso nel 2004, era alto cinque centimetri.
Per i primi 3 anni è stato all’aperto nella bella stagione, ma il sole arrivava solo fino a mezzogiorno e non è cresciuto molto.


Da quando l’ho trasferito qui, invece, prende il sole da mezzogiorno fino al tramonto e ha preso a crescere di più. Nel 2010 è arrivato a 30 centimetri di altezza, nel 2011 è cresciuto fino a 50 centimetri, con una larghezza di 40 centimetri.


D’inverno lo tengo in casa, nel salone, perché mi piace guardarlo. Potrebbe resistere all'esterno fino a -12, ma qui al lago c'è troppa umidità e manca un posto riparato.
Per ora non ha mai fiorito, ormai ha 6 anni, speriamo che prima o poi spunti un fiore…






domenica 15 maggio 2011

Cambiamenti nell'aiuola di Jazz



Il 2010 è finito con giornate di sole, nell'aiuola di Jazz i fiori del Callistemon continuavano a sbocciare, quelli della Hebe sono durati fino a dicembre, mentre le foglie delle Abelie si tingevano di una rosa intenso.


La sua rosa ha continuato a fiorire fino a settembre.














Una spruzzata di neve ha inaugurato il 2011, mentre le piante dell'aiuola di Jazz dormivano.






L'inverno non è stato più rigido del solito, ma a gennaio ci sono stati una decina di giorni di caldo anomalo, temperature più che primaverili. Poi è tornato il freddo e credo sia per questo che alcune piante ne hanno risentito.

Il Callistemon, piantato 4 anni fa, a febbraio era ridotto così




In aprile sono spuntate due foglioline alla base, ora sto aspettando e sperando che si riprenda.


Purtroppo la Lavanda Stoechas si è completamente seccata, da una pianta notoriamente resistente non me lo sarei mai aspettata.


Al suo posto ho messo due Bocca di Leone, tenute in vaso l'anno scorso e sopravissute all'inverno fuori.





La Buddleia Marrubifolia sembra proprio morta e mi dispiace molto, anche perché non è facile da trovare.



Era arrivata in giardino tre anni fa, un inizio stentato e qualche brutta ferita da chi non sapeva usare bene il decespugliatore. Ma da quando stava nell'aiuola era cresciuta e anche se la fioritura non era abbondante, i suoi minuscoli fiori arancioni erano un incanto.

La Hebe ha fiorito da settembre a dicembre



Ma anche lei, dopo l'anomalo caldo di gennaio e il freddo successivo, si è seccata.
Al suo posto ho messo un Solanum Capsicastrum, che aveva passato un anno in vaso e aveva sopportato bene l'inverno fuori.

Le altre piante stanno bene:
la Santolina e la Salvia Tricolor si sono allargate molto, i due Cotoneaster Horizontalis hanno allungato i rami. 


La Rosa Mutabilis si è svegliata il 1 maggio e, da quel momento, è stata un'esplosione di colori.




La Rosa di Jazz, la Golden Celebration, si è riempita di boccioli all'inizio di maggio.




Ad un anno e sette mesi da quell'orrendo giorno, in cui la violenza di un bipede ha fermato per sempre le sue corse in giardino.
Il 15 maggio si sono aperti i boccioli e grandi fiori dorati hanno illuminato la sua aiuola.




La sua rosa è cresciuta, il mio dolore è rimasto enorme, ma si è depositato sul fondo del cuore. Non ci sono più le lacrime ad annaffiarla, ma la concimo con i ricordi più teneri e gioiosi di un cane che mi ha tenuto compagnia per solo due anni.


A giugno si è aggiunto il giallo della Santolina


e sono sbocciati i fiori del "prato fiorito", un mix di semi con fiori di campo.






Cambia la sua aiuola, nuove piante la abbelliscono e i colori fanno a gara per farsi notare.








Ciò che non cambia è solo la mia tristezza per la mancanza di Jazz, della sua gioia di vivere e dell'affetto che voleva regalare a tutti.