martedì 30 novembre 2010

Crassulaceae


La famiglia delle Crassulaceae comprende circa 600 esemplari, divisi in una quindicina di generi.
Sono piante succulente che vivono in paesi e climi diversi molto diversi; dall'Europa all'Estremo Oriente, dal Sudamerica all'Africa, tranne che in Australia e Polinesia.
Hanno forme erette o striscianti e fioriture particolari e i fiori in genere sono ermafroditi.
Vi presento le mie, con la loro provenienza e l'anno in cui le ho acquistate:










Crassula Arta
Africa meriodionale
2010



Buddha Temple
Africa meridionale
2010


Crassula Ovata 
Sudafrica
2004






Crassula Perforata
Africa meridionale
2007




Kalanchoe Magic Bells
Madagascar
2009


Kalanchoe Rhombopilosa
Madagascar
2008




Pachyphytum
Messico
2011

Sedum Hernandezii
Messico
2011

Sedum SP
Messico
2011


Mentre le precedenti passano l'inverno in casa, in locali non riscaldati, queste vivono sempre fuori: il Sempervivum e il Sedum Compressum in una fioriera ricavata da un tronco di pino, la Spectabilis in terra.


Sedum Compressum
Messico
2008








Sedum Spectabilis
Cina, Giappone
2009



Sempervivum Tectorum
Europa
2008



martedì 23 novembre 2010

Fioriture Piante Grasse


Echinopsis Subdenudata


Sanseveria



venerdì 19 novembre 2010

L'inverno delle grasse

Le piante grasse hanno cominciato a vivere con me al lago, 8 anni fa, dove l'inverno è rigido e molto ventoso. Tra dicembre e marzo per qualche giorno si va sotto zero o nevica. Anche le specie che sopravvivono bene al freddo, qui sarebbero esposte ad un alto grado di umidità. 
Non posso usare serre con teli perché il vento porta via tutto, né mettere in giardino una serra in policarbonato. 






All'inizio, quando erano poche, le tenevo tutte in casa e subivano il riscaldamento. 

Le più piccole erano sul davanzale della finestra ad ovest, le altre sparpagliate in varie stanze.








Poi sono aumentate, in grandezza e numero, così come la consapevolezza che non concedergli il riposo invernale era un errore. 
Quest'anno, dalla fine di ottobre, la maggior parte l'ho messa in locali non riscaldati.

Nell'ingresso, con una minima di 12°, trovano posto l'Opuntia Subulata Monstruosa e l'Echinopis Subdenudata.






La luce proviene dalla finestra a nord-ovest, dove sono collocate le più piccole: Crassula Buddha Temple, Staphelia, Havorthia Coarcata, Euphorbia Lactea.






La maggior parte passa l'inverno nella mansarda, con temperatura minima di 10°.

Per alcune di loro, come l'Aporacactus, è il primo inverno che passano qui, dopo essere state in altri ambienti per vari anni. 
La luce proviene dalla finestra sul tetto, rivolta ad est.



Sul  tavolo sotto la finestra ci sono Mammilaria, Ferocactus, Crassula, Hoya, Cephalocereus, Staphelia.

In una zona meno luminosa le Opuntia, Echeveria Agavoides, Sanseveria, Gasteria Verrucosa.




Vicino alla porta-finestra a su c'è un po' di spazio per il Mesambriantemo ancora in fiore.




In casa, al caldo, restano l'Euphorbia Eritrea, il Cereus Peruviano e la Crassula Ovata.




La Crassula Ovata, che ho da vari anni, quest'anno fiorisce per la prima volta.


Il bagno è il luogo ideale per la Schumbergera


che con i suoi magnifici fiori rallegrerà l'inverno.





domenica 14 novembre 2010

Boicottaggio Piante Snaturate



E' da qualche anno che certe povere piante grasse vengono decorate e dipinte  per attirare di più l'attenzione.
Cactus con cappelli e occhi, Agavi verniciate di rosso o blu... piante trasformate in oggetti di arredamento !
Le persone che le comprano subiscono una truffa, le piante subiscono una violenza. Gli unici beneficiari sono quei commercianti a cui interessa solo vendere il più possibile...
Quindi se amate le piante, non cadete in questo tranello, non arricchite chi le snatura ! Forse se nessuno le compra più smetteranno...




Questa Echeveria Agavoides mi è stata regalata e mi sono messa subito alla ricerca di un sistema per togliere la vernice. Così ho scoperto che c'è chi prova con acqua, con alcool, con acetone... il risultato è che spesso si rovinano le foglie. Ho quindi deciso di lasciar crescere le nuove foglie, finché la pianta non ritornerà del suo colore naturale.



qui trovate un interessante articolo:

giovedì 11 novembre 2010

Dietro la casa



Così si presentava il terreno dietro la casa nel gennaio 2004


e così è diventato nel giugno 2010.

In questi anni ha subìto varie trasformazioni e subìto anche miei errori, ripensamenti, confusione...
E' la parte dove ho iniziato a mettere piante, senza un'idea precisa e da ignorante, visto che era il mio primo giardino. Ho cercato consigli dai "professionisti del verde", ma non sono stata fortunata; in zona ho trovato più commercianti che giardinieri, spesso seguendo i loro consigli ho sbagliato di più che se avessi fatto da sola...


Qui il sole arriva la mattina presto, poi gira intorno alla casa; la zona vicino al marciapiede va in ombra verso le 14, in estate, mentre l'altra riceve ancora un paio d'ore di sole.
Ho messo la siepe nel dicembre 2006, scegliendo piante diverse come la Photinia, la Pyracantha, il Berberis, il Corbezzolo, i Viburni Tinus e Opulos, la Forsitzia.





La prima pianta messa in terra è stata una Camelia Lavinia Maggi; era in vaso da 6 anni e non vedevo l'ora di vederla crescere al meglio.
Avevo appena iniziato a leggere qualche libro di giardinaggio, colpita subito dalle tappezzanti che volevo usare per diminuire il vasto prato da tagliare. Così ho messo delle Vinca Maior e Minor, Iberide e Bergenia.


Purtroppo non avevo ancora letto come si procede per creare un'aiuola... 
Ho cominciato subito con l'errore di non ripulire tutto il terreno, mettendo poi il telo nero per impedire la crescita delle infestanti. L'ho pagata con mesi di lotta per estirparle a mano, soprattutto quelle che tendevano a soffocare le Vinche striscianti.
L'altra priorità era nascondere il bombole del gas e ho scelto 3 Abelie.












Dopo un anno era evidente che il giardiniere, per interesse o ignoranza, aveva messe troppe piante nella siepe e troppo vicine. Così ho dovuto spostare i Corbezzoli, le Pyracantha, i Viburni e le Forsitzie e l'idea iniziale di una siepe mista è stata così stravolta.

La Camelia si trovò bene in quella parte del giardino, anche se in estate restava al sole fino alle 15. Nel marzo 2009 mi regalò un'abbonante fioritura.

Nel maggio del 2009 le Vinca, Iberidi e le Bergenie erano ancora piccole




ma un anno dopo cominciarono a colorare la parte ai piedi della Camelia




Nel 2010 aggiunsi dei Crocus e un Geranium Macrorrhizum







Intanto le 3 Abelie erano cresciute e il bombolne del gas non si vedeva più.


La zona vicino alla casa era l'unico punto del giardino dove mettere piante da mezz'ombra, così nel 2009 piantai 2 Skimmia, una Mahonia, un Rododendro Vulcan e un'Ortensia.



Nel dicembre 2009 le bacche delle Skimmie rallegravano l'ingresso insieme a quelle dei Cotoneaster


 e nell'aprile 2010 i loro fiori e quelli della Mahonia annunciavano la primavera


A maggio è fiorito il Rododendro Vulcan



Nel giugno 2010 aggiunsi un'altra Ortensia, un Acanto  e una Citronella.




A settembre ho piantato una Magnolia Sieboldii, regalo di un'amica pollice verde, vicino alle Abelie.

e ho piantato una Camelia Sasanqua, in vaso dall'anno scorso, tra le 2 Ortensie.
All'inizio di novembre si è riempita di fiori

 aggiungendoto un delicato tocco di colore.




Ora mi rendo conto di quanto sia stato sbagliato non avere un progetto iniziale. Ma chi comincia con un giardino e non vuole affidare l'incarico ad un professionista, non ha molte scelte; documentarsi su libri e internet, partecipare a forum, conoscere persone che possano dare dei consigli. E anche se pensa di aver letto e capito, come nel mio caso, poi continua a fare errori perché non si rende conto dell'effetto finale. 
La disposizione delle piante è stata anche condizionata dalle tubature di acqua e gas e dall'impianto di irrigazione, messo nel 2008, quando alcune piante già c'erano e altre non immaginavo di metterle.
So che qui si sono accumulati vari errori. Il peggiore: procedere disordinatamente e senza creare delle aiuole, ma file di piante come soldatini.





Avrò l'inverno per pensare a come rimediare... 
Vorrei allargare l'aiuola delle rose, ampliare le tappezzanti vicino alla Camelia, dare un senso a questa parte che, anche se dietro la casa, è vicino all'ingresso e dovrebbe fornire un gradevole biglietto da visita a chi arriva.