giovedì 25 febbraio 2010

Tra pioggia e neve




Il 2010 è iniziato con piogge costanti, pochi giorni di tregua e di sole pallido, violente sfuriate della tramontana. Il terreno argilloso si è inzuppato d'acqua, sul prato restano grandi pozze che la terra non riesce ad assorbire. Il lago è venuto al di qua del canneto, lambendo i noccioleti, inghiottendo il mio molo.
La neve è arrivata a gennaio e a febbraio, ma solo per poche ore.




Il tempo per godermi il giardino imbiancato, per ricordare altri inverni in cui la neve mi faceva compagnia più a lungo.


La neve ha avvolto i boccioli della Camelia Lavinia Maggi 



le bacche del Cotoneaster Lacteus


ha abbellito la Buddleia Davidii, che non ha perso le foglie.


Verso la fine di gennaio i boccioli della Camelia Lavinia Maggi hanno iniziato a schiudersi


Ma il 24 febbraio, in un giorno iniziato con il sole, all’improvviso una grandinata violenta ha sconvolto il giardino.





Solo mezz’ora, ma la grandine ha ricoperto tutto come neve.

 





La Camelia ha già resistito per 3 inverni e nulla la scoraggia, la grandine non ha distrutto i primi fiori.






Questo è anche il mio primo anno di bulbi, regalo di un’amica generosa, piantati in vaso e in giardino. L’attesa è iniziata con i Tulipani, spuntati alla fine di gennaio, dopo un mese sono così...



Ora stanno spuntando i Muscari


Qualche fiorellino, coraggioso e ottimista, ha cominciato a ricoprire il prato.



Il Lamium ricopre alcuni punti del giardino, gareggiando con le margherite.


E’ ancora presto per sentire la primavera, marzo può ancora essere gelido e burrascoso, qui al lago bisogna aver pazienza fino ad aprile. Intanto si può fantasticare, sfogliare libri per trovare spunti, elencare desideri di colori e forme.
Davanti al lago cupo, ma con una pennellata di sole.