domenica 2 agosto 2009

Il giardino, com'era

Sono arrivata tardi ad avere un giardino, ma è valsa la pena aspettare tanto per poi trovarne uno sulla riva di un lago. E in uno dei punti più belli della Riserva Naturale Lago di Vico, a km. 20 da Viterbo e a mt. 510 slm.


Non era proprio un giardino, ma un terreno di 1.500 metri con una decina di noccioli e una vecchia casa. Il lago era a pochi metri, ma si intravedeva appena tra i rami dei noccioli.




Furono le prime piante che tolsi per potermi godere il panorama. Il monte Fogliano ricoperto da un fitto bosco, il lago che lì davanti sembrava un fiume, il volo dei gabbiani e dei germani, le nuvole di storni...
C'erano poche altre piante: 2 pini e 1 abete giganteschi, delle Acace invadenti, 2 Agrifogli e un Cotoneaster rinsecchito. Sacrificai subito le conifere: stonavano con l'ambiente ed erano anche troppo vicine alla casa. Anche il Cotoneaster e le Acacie vennero tolti, mentre i 2 agrifogli restarono al loro posto.


 
2 Ortensie erano state messe a sud-ovest, nella zona più assolata; i noccioli gli facevano un po' d'ombra, ma sarebbe sparita appena li avessi tolti. Le ortensie poi erano poi troppo vicine al marciapiede che andava rifatto e non resistettero al trapianto.

 
E c'erano 3 rose sconosciute, in una zona di passaggio, che vennero spostate in un'altra casa per salvarle dai lavori di ristrutturazione. E nonostante ruspe e 3 anni di abbandono del terreno, ne è rispuntata una nel 2007 e l'ho chiamata la mia "rosa coraggiosa".

 
Insomma, sembrava che al precedente proprietario non interessasse avere un giardino... si era limitato a mettere qualche pianta a casaccio tra i noccioli.
Girando per il terreno mi chiedevo se sarei riuscita a fare di meglio. La mia esperienza con le piante era nulla: qualche tentativo nelle case o terrazzi cittadini, ma senza tempo né passione.... e quindi solo fallimenti e piante che duravano poco.
La mia avventura di "pollice nero" che prova a diventare "verde" è iniziata nel 2006 e non è ancora finita. Non ho voluto affidarmi ad un professionista del verde, così come non ho cercato un architetto per ideare e arredare la casa. Lo spazio interno e quello esterno sono troppo personali per far scegliere ad un estraneo come dovranno essere. Ma se per la casa non è stato troppo difficile decidere dove volevo la cucina o la camera da letto, per il giardino l'impresa era e resta davvero ardua. Ho cercato consigli nei libri e in Internet, mi sono fatta abbindolare da vari "esperti", ho trovato aiuto nei forum di giardinaggio e idee tra gli amici.
Ho fatto tanti progetti ed errori e ancora non ho finito... Lentamente è cresciuto il prato, così come la mia passione per fiori e alberi. Le piante hanno cominciato ad occupare lo spazio, insegnandomi armonie e differenze, gli effetti cromatici nelle varie stagioni, le loro esigenze.

E il Giardino sul Lago
ha cominciato a prender forma...






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